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Ci sono artisti per cui lo scopo dell'Arte non è semplicemente quello di esprimere emozioni. Alcuni di loro sentono la necessità di distinguere l'intento della propria professione evidenziando quale fra i doveri che la caratterizzano sia il prioritario. Per Misia Mi Strani l'obbiettivo è assolutamente chiaro: farsi lente d'ingrandimento della realtà ed interpretarla affinchè possa arrivare al pubblico, forte e lucida come la Verità.
Con la mostra "Las mujeres de Juarez" Misia mescola l'Arte alla denuncia sociale attraverso una serie di installazioni che vogliono sensibilizzare l'opinione pubblica su uno dei casi più inquietanti e scandalosi del nostro tempo. [...]
Vengono utilizzate tecniche miste che vedono l'utilizzo di materiali differenti (poliuretano espanso, acrilico, intonaco) e materiali di recupero (stoffa, garze di cotone, filo di rame, chiodi e bulloni), il tutto a realizzare elementi artistici carichi di valore espressivo ed emotivamente coinvolgenti, non privi di coerenza formale tra le creazioni e la struttura concettuale che ne è alla base. Le figure femminili sono rappresentate con evidente riferimento alla figura del Cristo sull'altare della croce, cristallizzate nella loro veste bianca di innocenza, immobili nella costrizione dell'atto di violenza subito, mentre con il candore del loro bianco vogliono richiamare alla purezza ed invitare al silenzio che favorisca la riflessione e il raccoglimento.

(Nicoletta Pecile)
 

 

Misia si serve dell'arte per dare voce a una denuncia sociale ignota ancora a troppa gente; Sceglie l'installazione per la forza d'impatto che può suscitare nel pubblico, che viene richiamato ad un'interazione, ad addentrarsi nell'arte e nella tematica; Dove forse il linguaggio può essere più crudo, ma quello che Misia ci sta dicendo non ha bisogno di orpelli e decorazioni, luoghi comuni e stereotipi..
E' denuncia che si fa arte, l'illusione che tragicamente diventa realtà, che passa anche attraverso i materiali utilizzati, il riciclaggio, sottolineando che l'arte può essere in ogni cosa, anche nella più banale e quotidiana, salvaguardando il pianeta da sprechi inutili e superflui.
La forza poetica dell'arte di Misia riesce a superare limiti e confini di un lessico devoto alla denuncia sociale, arricchendolo e confermandolo con la sua energia , la ricchezza della sua anima, la vitalità con cui urla " Ni Una Mas", con fiducia e ottimismo, indispensabili nella vita e nell'arte affinché qualcosa cambi.

(Tiziana Pantaleo)
 

MISIA MI STRANI

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